Sito Storico "Un Omaggio al DUCE" - Online dal 28 Luglio del 2000 un impegno sempre rinnovato perchè non dobbiamo mai dimentichare quello che ha fatto Benito Mussolini per l'Italia e per gli Italiani. Portare avanti la sua idea è il nostro compito. Il Ventennio Fascista è stato l'unico, dopo duemila anni a ridare gloria all'Italia. W Il DUCE W Il Fascismo !

La Storia del Ventennio

La riunione del Gran Consiglio

Il 9-10 luglio 1943 gli Alleati (inglesi, americani e canadesi) sbarcarono in Sicilia. Il Gran Consiglio del Fascismo non si eraiù riunito dal 1939. Il 16 luglio 1943 un gruppo di gerarchi guidato da Farinacci e da Scorza sottopose la proposta di riunire il Gran Consiglio allo stesso Mussolini, che l’accettò. Pochi giorni dopo, il 19 luglio, Mussolini e Hitler s’incontrarono a Feltre. Durante il colloquio con Hitler, Mussolini fu informato che in quel momento si stava effettuando il bombardamento di Roma da parte degli aerei alleati: un bombardamento che fece vittime e danni nel quartiere popolare di San Lorenzo. La convocazione del Gran Consiglio fù fissata per il 24 luglio, Grandi, Bottai, Ciano e altri alti gerarchi ebbero intensi colloqui e misero a punto un ordine del giorno, limato e reso definitivo il pomeriggio del 24 luglio. La seduta del Gran Consiglio ebbe inizio alle ore 17 di sabato 24 luglio 1943. Parlò per primo Mussolini, il quale disse di aver convocato il Gran Consiglio non per discutere della situazione in Italia, ma solo per informarlo sugli avvenimenti in Sicilia e prendere una decisione militare. Parlò due ore, facendo la storia degli avvenimenti militari e dichiarò anche di essere in possesso di "importanti segreti di carattere militare, che al Fùhrer e a me non fanno dubitare un solo momento della vittoria. E prossimo il giorno nel quale i nostri nemici saranno inesorabilmente schiacciati. Io ho in mano la chiave per risolvere la guerra. Ma non vi dirò quale". Presero poi la parola De Bono, che difese l’esercito italiano, Farinacci, che accusò i capi militari, Bottai, che impostò la questione fondamentale "pace o guerra?", Grandi che per più di un’ora fece l'esposizione più ampia e più severa. Infine Farinacci difese i tedeschi e propose un suo ordine del giorno tendente ad affidare a loro l’alto comando militare. De Marsico e Federzoni presero la parola per appoggiare l’ordine del giorno Grandi. Respinta la richiesta di Mussolini di aggiornare la seduta al giorno successivo, e dopo una pausa di mezz’ora, alla ripresa della riunione Mussolini iniziò dicendo: "Vi ho lasciato parlare liberamente questa notte; avrei potuto interrompervi e farvi arrestare". Ma disse anche che non avrebbe lasciato il posto di comando: "Il re e il popolo, affermò, sono con me". Scorza propose un altro ordine del giorno, concordato con Mussolini, per la resistenza a oltranza; Farinacci ribadì il suo punto di vista. Ma Grandi, appoggiato da Federzoni e da Bottai, insistette perché la sua mozione venisse posta in votazione per prima. Così fù fatto alle 3 antimeridiane del 25 luglio. L’ordine del giorno Grandi ebbe 19 "sì", 7 "no" e un astenuto. Mussolini chiudendo la seduta, esclamò: "Voi avete provocato la crisi del regime".

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